Inclusione al Fermi

BENVENUTI NELL’AREA DEDICATA AI BES DELL’ISTITUTO FERMI DI PONTEDERA

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Il nostro Istituto, orientato a proporsi al territorio quale ente formatore inclusivo, si distingue per la particolare attenzione rivolta a tutti gli studenti che presentano Bisogni Educativi Speciali, mettendo in atto tutta una serie di procedure di accoglienza, di inclusione e di orientamento.

L’incremento del numero degli studenti nella nostra scuola che manifestano bisogni educativi speciali con difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze, nonché con disturbi del comportamento stabili o transitori, e per i quali è necessario trovare strategie d’intervento individualizzato e personalizzato, ha determinato evidenti elementi di cambiamento nel contesto scolastico: tale complessità ha richiesto l’attivazione di una progettualità autonoma in continuo sviluppo e potenziamento per la piena realizzazione di un curriculo attento alla diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi.

Particolare attenzione è dedicata al coinvolgimento della famiglia: si sottolinea non solo la necessità che sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, dell’opportunità di una forte collaborazione,ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità in quanto senza un parere positivo della famiglia i percorsi personalizzati non possono essere attivati. Pertanto, l’Istituto ha come obiettivo primario una comunicazione puntuale con la famiglia, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe per favorire il successo formativo dello studente.

Infine, L’Istituto opera nell’ottica di uniformare i propri interventi al linguaggio standard dell’ICF (International Classification of Functioning, disability and health) secondo quindi una classificazione che vuole descrivere lo stato di salute delle persone in relazione agli ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono causare disabilità.
Tramite l’ICF si vuole quindi descrivere non le persone, ma le loro situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale e sottolineare l’individuo non solo come persona avente malattie o disabilità, ma soprattutto evidenziarne l’unicità e la globalità.Lo strumento descrive tali situazioni adottando un linguaggio standard ed unificato, cercando di evitare fraintendimenti semantici e facilitando la comunicazione fra i vari utilizzatori (operatori ASL, scuola, mondo del lavoro).